GRAPPA DEL TRENTINO
Scopri le diverse fasi ...
Per realizzare un prodotto d’eccellenza come la Grappa Trentina, i distillatori si trasformano in esperti alchimisti. Alla ricerca dell’elisir dall’equilibrio perfetto, dalle vinacce selezionate ottengono una grappa profumatissima, passata nel corso dei secoli dall’essere un prodotto povero realizzato con gli scarti della fermentazione alcolica al rappresentare la tradizione trentina nel mondo.
DELLE VINACCE
Per ottenere un prodotto finale di alta qualità, bisogna assicurarsi di partire col piede giusto. Per questo, tutto inizia con la scelta delle vinacce: il prodotto di scarto ottenuto in seguito alla spremitura delle uve per la produzione del vino.Per produrre la Grappa Trentina, i distillatori selezionano solo vinacce sane, fresche che ancora non sono state del tutto spremute, questo per far sì che possano sprigionare il loro bouquet aromatico multi sfaccettato.
DELLE BUCCE D'UVA
Fermentazione delle vinacce. Prima di arrivare allo step della distillazione, è necessario che le vinacce fermentino, per far sì che gli zuccheri si trasformino in alcool. A prescindere dal tipo di vino che è stato prodotto con una determinata vinaccia, questo è un passaggio assolutamente fondamentale in quanto la distillazione non potrebbe avvenire se non partendo ad una materia prima alcolica.
DI DISTILLAZIONE
Il protagonista della fase di distillazione è l’alambicco, un’antichissimo strumento in rame messo a punto da Tullio Zadra. In particolare, nella distillazione artigianale si utilizza un alambicco chiamato “discontinuo a bagno maria”: alla fine di ogni cotta, si interrompe il processo per svuotare la caldaia e riempirla di nuovo con altra vinaccia. Per la produzione delle Grappa Trentina si predilige inoltre il metodo a bagnomaria, il più oneroso e lento, ma anche quello che consente un’estrazione degli aromi ottimale e delicata.
E DELLE CODE
Durante la cotta in alambicco, dalla vinaccia vengono estratti alcool etilico, acqua, alcol superiori e vengono inoltre separate tutte quelle sostanze normalmente presenti nella vinaccia e prodotte dal lievito. Quest’operazione prende il nome di “taglio della testa e della coda”, dove per “testa” si intendono le sostanze tossiche come l’alcol metilico e per “coda” le sostanze che conferiscono odori o sapori sgradevoli. Eliminandoli, ciò che resta, grazie alla sapienza del distillatore, è il “cuore”: la grappa vera e propria che passerà alle fasi successive del procedimento.
E FILTRAGGIO
Poiché la grappa esce dall’alambicco con circa il 70% di grado alcolico, prima di essere imbottigliata viene diluita con acqua e portata ad un grado che ne consenta il consumo. A seguire, viene refrigerata e filtrata, un passaggio necessario per far sì che gli acidi grassi e gli oli vegetali fastidiosi al gusto che la cotta lascia nella grappa vengano eliminati del tutto. Ora la grappa è pronta per l’imbottigliamento! Una trentina di giorni basteranno perché questo pregiato elisir sprigioni al massimo i suoi aromi ed è a quel punto sarà pronta per l’acquisto e l’assaggio del consumatore.
NELLE BOTTI
In questa fase tutto si ferma, gli alambicchi si spengono e la grappa è pronta per riposare e assumere il suo colore e i suoi profumi. La grappa più giovane, riconoscibile dal colore trasparente, viene trasferita subito dopo la filtrazione all’interno di cisterne d’acciaio, mentre quella destinata all'invecchiamento viene fatta riposare per un periodo più o meno lungo dentro botti di legno, e assume così un colore luminoso e paglierino.