Distilleria Zeni

È l’inverno del 1882 quando Roberto Zeni, dopo un lungo e faticoso iter, riesce a ottenere dall’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe I d’Asburgo e Lorena la licenza per aprire un’osteria nei pressi del ponte sull’Adige. Nasce in quel periodo il Campo Rotaliano, patria del Teroldego, e pian piano le vigne di Roberto si fanno sempre più numerose. Bisogna però fare un salto nel tempo fino agli anni Settanta per arrivare alla vera fondazione della Distilleria Zeni, quando Roberto e Andrea Zen, decidono di sviluppare l’attività vitivinicola del padre per creare vini e grappe di qualità partendo sempre dall’origine: per il vino era fondamentale il vigneto, mentre in distilleria centrale era la presenza dell’alambicco per poter distillare le vinacce della propria cantina. Un progetto ambizioso che si concretizza nel 1988 con l’acquisto di un maso di circa dodici ettari di vigne denominato Maso Nero, collocato sulla collina di Sorni e ispirato ai concetti francesi legati a produzioni di altissima qualità. Da quel momento in poi inizia un percorso continuo d’innovazione e formazione; nel 1994 la volontà di investire su un vitigno simbolico per il territorio, l’uva Nosiola, porta alla nascita del vino spumante Arlecchino, uno dei gioielli dell’azienda, nello stesso anno l’alambicco viene modificato al fine di ottenere un prodotto ancora più puro e in grado di trasmettere i profumi della vinaccia fresca e, mentre la storica Grappa Pini viene fatta invecchiare di ben dieci anni in rovere, già si immagina di arrivare a vent’anni di invecchiamento con le future generazioni. Non si smette mai di sognare insomma: il segreto per ottenere vini e grappe profumati e pregiati, che racchiudono in una goccia tutto il sapore della tradizione trentina.